Luigi Ontani, scultore di fama internazionale, nato a Vergato si avvicina all’arte durante il servizio militare a Torino, tra il 1963 e 1964, dove ha l’occasione di frequentare musei e gallerie d’arte contemporanea d’avanguardia. In quel periodo sviluppa anche un forte interesse per la letteratura, in particolare quella contemporanea come Apollinaire e Pirandello. Proprio da questi scritti trova un senso dell’esotico, dell’avventura e della trasgressione, molto interessanti e compatibili con la sua visione dell’arte. All’inizio l’espressione artistica di Ontani è eterogenea e in ambito figurativo la sua arte è una fusione tra suggestioni simboliche ed espressionismo.
Nel 1965, rientrato a Vergato, continua a dipingere da autodidatta sperimentando diverse tecniche e frequenta il Corso libero del nudo all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1970 si trasferisce a Roma, dove – grazie al vivace clima culturale – amplia i suoi orizzonti verso nuove possibilità espressive.
Nella “sua” Vergato è possibile ammirare diverse opere, la maggior parte delle quali contenute nel Museo Ontani. Nella Sala Consiliare del Comune, nel 1998, Ontani ha poi realizzato 4 ampie vetrate artistiche che raffigurano la mitologia dei 4 Capitani di Montagna, in successione ed intrecciati tra loro, le 4 età ed il ciclo della vita, le 4 stagioni ed i 4 elementi naturali; l’opera crea un microcosmo di luci e colori di notevole effetto. Davanti alla Stazione ferroviaria, dall’aprile 2019, si trova l’ultima realizzazione dello scultore donata al suo paese natale, la fontana in marmo e bronzo RenVergatellAppenninMontovolo. L’opera raffigura un fauno che rappresenta il fiume Reno e ha sulle spalle un Cupido, che simboleggia il torrente Vergatello, mentre un bianco tritone, Appennino, appoggia sull’uovo Montovolo. A Riola di Vergato si trova infine il suo villino RomAmor, una vera “opera d’arte abitabile”.