Biografia Daniela Carpano
E’ nata a Bologna da padre musicista e madre creativa e fantasiosa.
Così non ha mai smesso di coltivare la passione per le arti,che nel suo caso si esprime con pennelli e colori.
Molte sono le tecniche che ha sperimentato prima di approdare all’acquerello, che è diventato il suo modo privilegiato di esprimersi artisticamente. Da allora ha accumulato una vastissima esperienza, tanto da diventare insegnante in questa tecnica.
Nel corso degli ultimi vent’anni ha allestito oltre trenta mostre personali nel territorio appenninico bolognese.
Collabora da anni con le edizioni Trappiste, con cui nel 2011 ha pubblicato Silenti indugi di serenità, un libro che raccoglie p con l’appenino arte delle sue poesie e dei suoi acquerelli. Ha inoltre pubblicato, Le ali agli occhi, raccolta di poesie e acquerelli (Tassinari Editore). Ha illustrato la favola di Elena Balsamo, Il latte della mamma sa di fragole (Il Leone Verde, 2010). Nel 2019 ha illustrato il libro l’Appennino ferito vite, volti e storie di Margherita Lollini (Editore Fernandel).
Fonda un corso di acquerello, La pittura misteriosa, che svolge nei suoi studi a Bologna, al Borgo La Quercia, e presso diverse associazioni culturali.
Vive un rapporto molto profondo con l’Appennino Bolognese: il suo studio si trova nel piccolo e antichissimo borgo La Quercia, nel Parco Storico di Monte Sole.
Daniela ci ricorda che l’Appennino e i borghi vicino a Monte Sole sono stati feriti non solo dalle stragi, dovute alla guerra, ma anche dalle snaturanti trasformazioni edilizie, che hanno trasfigurato il territorio in maniera irreversibile.
La sua pittura è un inno alla natura di questi luoghi, seguendo l’esempio dei pittori che hanno ritratto gli scorci del suo borgo nelle loro opere, è racconto di storie luoghi e bellezza. La sua sensibilità riesce a cogliere, nelle immagini che dipinge, attimi di vita di tutti i giorni, particolari che toccano l’anima.
Alcune mostre di Daniela Carpano
1999 Personale Centro Parco Storico di Monte Sole Il Poggiolo Assessorato alla Cultura di Marzabotto;
2000 “Ditelo con i fiori” San Benedetto Val di Sambro;
2000 “Emozioni e Colori per una amica” Parco Storico di Monte Sole Assessorato alla Cultura di Marzabotto (BO)
2001 “La poesia del Colore” Centro Civico Quarto Inferiore – Amici Dell’Arte Granarolo Emilia;
2001 “Dai miei silenzi” – Municipio di Marzabotto , Assessorato alla Cultura di Marzabotto (BO);
2002 Personale nella Sala Polivalente di Porretta Terme; Assessorato alla Cultura di Porretta Terme (BO);
2002 “La Bambina sul mondo” Hotel Helvetia Porretta Terme; Assessorato alla Cultura di Porretta Terme (BO);
2003 “Magie D’Acqua” Caffè Italia Assessorato alla Cultura di Porretta Terme (BO);
2004 “Una piccola luce per te” Assessorato alla Cultura Comune di Bologna Sala Polivalente Quartiere Borgo Panigale –
2005 “Cercando un paio d’ali” Centro Polifunzionale R..Bacchelli; Assessorato alla Cultura Comune di Bologna Quartiere Borgo Panigale;
2006 “ Borghi in arte” Assessorato alla Cultura del Comune di Camugnano e Grizzana Morandi Borgata Predolo Camugnano (BO);
2006 “Pennelli colori e un caminetto acceso” Loc. La Quercia – Parco Storico di Monte Sole Marzabotto (BO);
2007 “Una vela nel vento” Loc.Quercia – Parco Storico di Monte Sole Marzabotto (BO);
2008 “Silenti indugi di serenità “Presso la Sacrestia della Basilica di Santa Maria Dei Servi Bologna;
2008 “Mormorando Colori” Sala Polivalente Centro Civico Comune di Bologna Quartiere Borgo Panigale;
2009 “Atmosfere sognanti” pesso la Sacrestia della Basilica di Santa Maria dei Servi Bologna;
2009 “Auguri tra acquerelli e Monili” Dopolavoro Ferroviario Circolo territoriale di Porretta Terme;
2010 “L’ Antico rifiorire” Centro polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna;
2010 “Tra tegole e luna “ Sala polivalente Bologna 16 -24 ottobre 2010
2011 “Colori nel vento” Centro polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna quartiere Borgo Panigale;
2011 “ Omaggio ai nostri vecchi “ personale 42° Festa della Campagna Maddalena di Cazzano (BO);
2012 “Pensieri sospesi presenze lievi” Centro polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna quartiere Borgo Panigale;
2013 “ Metti un fiore tra i capelli “ Centro polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna Quartiere Borgo Panigale;
2013 “La danza colorata del tempo “Associazione C.E. Meotti “ Il nostro 900” Gaggio Montano (BO);
2014 “Le ali agli occhi” Centro Polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna quartiere Borgo Panigale;
2014 “ Il Borgo incantato” Borgo La Scola, Associzione Culturale Sculca patrocinio Comune di Grizzana Morandi (BO)
2015 “Poesia d’acquerelli tra antichi merletti” Associazione C.E.Meotti “Il nostro 900” Gaggio Montano (BO);
2016 “ L’infinito respiro del tempo”Borgo La Scola’, Associazione Culturale Sculca patrocinio Comune Grizzana Morandi ,Unione Comuni Dell’Appennino;
2016 “ Artole ” Inaugurazione opera “La ca’ de barber” Tolè Comune di Vergato Associazione Fontechiara ;
2017 ”Dalla stanza dei miei giochi” Centro Polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna quartiere Borgo Panigale;
2017 ” L’albero degli abbracci “Borgo La Scola, Associzione Culturale Sculca patrocinio Comune di Grizzana Morandi (BO)
2018 “L’infinito in una goccia d’acqua” Centro Polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna quartiere Borgo Panigale;
2018 “Artole” Inaugurazione opera “Il micio di Gioiosa” Tolè Comune di Vergato Associazione Fontechiara ;
2019 “ E per complice un pennello ”Centro Polifunzionale Villa Bernaroli Assessorato alla Cultura Comune di Bologna quartiere Borgo Panigale;
2019 “Impronte di Memoria” Borgo La Scola, Associzione Culturale Sculca patrocinio Comune di Grizzana Morandi (BO).
Una nota critica: La pittura magica e misteriosa
Sono nel salotto studio di Daniela, alla Quercia, dove lei fa casa e bottega, con i suoi bei quadri, solari e vivaci, appesi ai muri, in una danza di colori e immagini. E’ inverno, il fuoco del caminetto riscalda la casa e la mente, mentre fuori cade la neve, rendendo silenzioso e ovattato il paesaggio, rotto ogni tanto dall’incedere rumoroso di un treno che va e viene da Firenze.
Mentre aspetto Daniela, guardo ammirata le sue marine, i suoi paesaggi, le figure e i gatti, tutti resi con una sapiente tecnica ad acquerello, che la dice lunga sugli anni di studio attento e di passione e di amore ad essa dedicati.
Quello che mi attrae tantissimo sono i colori, leggeri, impalpabili, che creano l’immagine senza bloccarla, in un divenire continuo.
All’improvviso un rumore mi fa girare verso il caminetto, dove vedo seduta una graziosa figura, un piccolo folletto che mi guarda con grandi occhi sognanti. Osservo incuriosita quel folletto femmina, dalle luminose treccine bionde – mi sorride, fa segno con la manina di fare silenzio e, con voce sottile mi dice: “Ciao. Ti va di sentire una storia?”
Sono un po’ esitante, mentre le domando: “Chi sei? Come ti chiami?” – “Io sono Calliope – mi risponde – amo la poesia, l’arte e la creatività femminile e ho tante cose da dirti!”.
Mi sorride, mentre io, sedotta e stupita ascolto, mi racconta che la casa in cui siamo dopo la guerra, e stata acquistata, da una coppia di sposi, che hanno sempre amato questa vecchia villa in sasso e ne hanno fatto un luogo di grandi energie, luogo che attraverso gli anni ha visto un susseguirsi di vite creative.
Un giorno la mamma di Daniela, è venuta ad abitare qui; la Pia, così affettuosamente la chiamata da tutti, era una esperta e fantasiosa cucitrice, creava ,tra merletti e trine ,deliziosi abiti per bambini, e con paziente calma insegnò, alla figlia l’arte del fare.
Daniela,della creatività appresa,ne ha fatto una amica inseparabile di vita,trasformanola in colori,poesia,quilibrio e gioia.
Purtroppo, un giorno, l’ultimo destino umano ha raggiunto anche la Pia e Calliope fa emergere dall’etere una bolla luminosa, dentro la quale vedo scorrere un fiume impetuoso e senza freni. “E’ il dolore di Daniela, che trova pace solo in quella stanza luminosa, che fu di sua madre in fondo al lungo corridoio, ora adibita a studio.
Rimane comunque la presenza dolce di qusta madre che in una notte di Natale accese una luce per la sua bambina che aveva paura del buio e quella luce Daniela non l’ha mai persa e la ritrova nei suoi dipinti.
Dolcemente per magia un clarinetto suona sospeso nell’aria, sullo sfondo di una evanescente Venezia, vecchia signora elegante, dove Daniela ha trascorso dei periodi con il padre muscista. Un padre che batteva il tempo insegnandole il solfeggio, ignaro che l’arte di sua figlia sarebbe stata un’altra .
Calliope è un folletto con il dono della vista sul passato e sul presente, e soprattutto sui sogni e sui ricordi dell’animo. Il clarinetto sparisce così come è comparso e cade il silenzio.
Sbuca da dietro una porta Fumo, il micione grigio di Daniela; i suoi occhi sono giade lucenti e si posano su Calliope. Stranamente lui non si scompone è abituato a queste magiche presenze, si arrotola vicino al caminetto e intraprende uno dei suoi vigili sonni.
Calliope si concentra nuovamente nel racconto; con la manina evoca un pennello nell’aere, che leggero, come una farfalla, scivola evocando paesaggi fantastici, fiori delicati, impetuose onde marine, notturne luci .Dalle cornici si liberano quasi vive le immagini dipinte e una bambina ride tra i papaveri con un grande fiocco sui riccioli biondi è Daniela tornata bambina che raccoglie fiori ora come allora. Poi tutto torna ordinato e sigillato sotto vetro, dentro colorate cornici costruite con arte da un uomo dolce e forte , Roberto il marito di Daniela.
Per anni hanno vissuto in una piccola mansarda ai piedi delle torri sui tetti di Bologna, piena di amore e di gioia. Tra loro, dal gioco della vita è nata una figlia, Linda che porta in sé il dono dell’arte
Soddisfatta, la piccola Calliope, mi sorride e mi saluta sussurrandomi “Fai tesoro di quello che ti ho detto!”e sparisce così come è comparsa tra le scintille lumnose del camino.
Sono ancora un po’ frastornata dalla magia appena vissuta, quando entra Daniela, il mondo reale si concretizza nel suo sorriso.
Mi accompagna nel suo studio e continua a dipingere disinvolta.
Sopra un grande foglio nasce una barca che galeggia tranquilla ormeggiata tra gli scogli, sullo sfondo di un mare infinito. Quella barca le somiglia , dolce accogliente e calma all’ormeggio,ma pronta a spiegare le sue vele al vento, e scivolare via “ come un pennello liquido sulla corposa carta” nel mondo della sua pittura magica e misteriosa.
Cristina Bgnardi